Il numero di persone che in Svizzera hanno ricevuto in dono un organo salvando loro la vita non è mai stato così elevato come nel 2015. Lo scorso anno i donatori deceduti sono stati 143, il che corrisponde a 17,4 donatori per milione di abitanti.

 

2015: l'anno migliore per la donazione di organi in Svizzera

 


 

Comunicato stampa

Berna, 19 gennaio 2016Il numero di persone che in Svizzera hanno ricevuto in dono un organo salvando loro la vita non è mai stato così elevato come nel 2015. Lo scorso anno i donatori deceduti sono stati 143, il che corrisponde a 17,4 donatori per milione di abitanti. Così, l’obiettivo stabilito per il 2018, dal piano d’azione lanciato dalla Confederazione e dai Cantoni, di raggiungere almeno 20 donatori per milione di abitanti, sembra sempre più a portata di mano. I fattori determinanti nell’ambito dell’attuale sviluppo sono il finanziamento assicurato a livello nazionale del personale sanitario negli ospedali e la stretta collaborazione con gli specialisti dei reparti di pronto soccorso e di terapia intensiva nel Comité National du don d’organes (CNDO) di Swisstransplant.

Questa crescita è riconducibile soprattutto ai 127 (15,4 donatori per milione di abitanti) donatori deceduti per morte cerebrale con sistema cardiovascolare intatto: il 30% in più rispetto all’anno precedente. Nel 2015 sono stati trapiantati 471 organi: un aumento pari quasi al 17% rispetto all’anno precedente. A beneficarne sono stati soprattutto i pazienti in lista d’attesa per un trapianto di fegato o di reni: qui, l’aumento dei trapianti rispetto al 2014 ha sfiorato il 30%. Ciò ha influenzato anche il numero di persone in lista d’attesa. L’aumento degli ultimi anni è stato infatti arginato: a fine 2015 figuravano 1384 in lista d’attesa, mentre nel 2014 erano 1370. Questo risvolto positivo non si è purtroppo ancora tradotto nella diminuzione dei casi di decesso delle persone in lista d’attesa. Con un numero pari a 65 pazienti in lista d’attesa deceduti si è registrato nuovamente un aumento rispetto all’anno precedente, in cui non era stato possibile attribuire gli organi che avrebbero salvato la vita a 61 pazienti. «Lo stato di salute di alcuni pazienti in lista d’attesa peggiora talmente tanto a causa del passare del tempo da rendere di fatto impossibile un trapianto. È necessario un incremento costante del numero di donatori per vedere degli effetti anche in questa area», afferma il PD dr. med. Franz Immer, direttore di Swisstransplant.

 

Le misure danno i loro frutti

20 donatori in stato di morte cerebrale per milione di abitanti – ecco l’obiettivo che si sono posti la Confederazione e i Cantoni con il piano d’azione «Più organi per i trapianti» lanciato nel 2013. La fondazione Swisstransplant e il CNDO si occupano di tre dei quattro campi d’attività previsti. Le prime misure attuate hanno dato i loro frutti. Il tema della donazione di organi è presente presso i reparti di pronto soccorso e di terapia intensiva negli ospedali e sta acquistando via via più importanza a livello quotidiano anche nelle cliniche. Il finanziamento del personale sanitario negli ospedali, dei cosiddetti «coordinatori locali», è ora regolato da un contratto. Ciò permette lo sviluppo delle conoscenze nel campo del processo di donazione di organi negli ospedali all’interno delle sei reti di donazione, sotto la direzione del CNDO di Swisstransplant. Una piattaforma di apprendimento completa con moduli e-learning e corsi in presenza tramite i quali il personale sanitario può acquisire conoscenze relative a questa materia tanto complessa, ha contribuito in maniera determinante a tale sviluppo in positivo. Non dimentichiamo poi il grande impegno profuso dagli specialisti dei reparti di pronto soccorso e di terapia intensiva a livello nazionale nonché dalle importanti società specializzate in medicina e da numerose strutture ospedaliere.

 

La donazione di organi non è più un argomento tabù presso la popolazione

Il PD dr. Franz Immer, direttore di Swisstransplant, ha potuto rilevare un cambiamento davvero positivo nel modo di pensare della popolazione: il tema della donazione di organi non è più un tabù. Il messaggio centrale per Franz Immer è sempre lo stesso: «È importante parlarne, decidersi e comunicare la propria volontà ai famigliari, in quanto la donazione di organi salva vite». Nell’ultimo anno 552 pazienti hanno potuto sperimentare una nuova qualità di vita grazie a una donazione di organi. «Un sentito grazie ai donatori e alle loro famiglie che hanno dato il proprio consenso alla donazione come a tutte le parti coinvolte nel processo di donazione di organi e nel campo dei trapianti per il loro impegno a favore dei pazienti in lista d’attesa». Queste le parole di Pierre Yves Maillard, presidente del consiglio di fondazione Swisstransplant. Gli sforzi compiuti da Swisstransplant e da tutti gli altri attori del settore della donazione di organi continuano al fine di dare ai 1384 pazienti in lista d’attesa le migliori probabilità di ricevere un organo idoneo.

 

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Swisstransplant – Fondazione nazionale svizzera per il dono e il trapianto di organi Swisstransplant organizza e coordina a livello nazionale, su incarico dei Cantoni, tutte le attività correlate all’attribuzione di organi e coopera con le organizzazioni di attribuzione estere. La Fondazione nazionale svizzera per il dono e il trapianto di organi è responsabile, su incarico dalla Confederazione, dell’attribuzione degli organi secondo le leggi vigenti. Swisstransplant gestisce inoltre la lista d’attesa dei pazienti che necessitano di un trapianto di organi. Ulteriori informazioni: www.swisstransplant.org.

 


 

 

 

 

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